Coprire le scommesse? Ecco come si fa. La strategia di hedging legata al gioco permette proprio di far questo e in questo articolo spiegheremo nel dettaglio di cosa si tratta.
In termini esemplificativi, ma piuttosto chiari, “coprire una scommessa” e adottare una strategia di hedging significa ridurre il rischio e, a volte, garantirsi un profitto, attraverso l’adozione di una tecnica che possa incrociare diverse scommesse per poter arrivare a un risultato finale positivo, o contenere le perdite.
Infatti quando si parla di coprire una scommessa ci si riferisce sopratutto alla limitazione delle perdite e quindi ad un maggior profitto nel lungo termine.
Il concetto, insomma, si basa sul piazzare delle scommesse su risultati diversi, al fine di creare una copertura tra le varie posizioni, in grado di restituire un profitto indipendentemente dal fatto che la scommessa iniziale sia vincente o perdente.
Attenzione, però. Quando parliamo di strategie di copertura/hedging, non ci stiamo riferendo all’arbitraggio, che – come abbiamo già avuto modo di rammentare in altre occasioni – si tratta della necessità di ricercare una discrepanza tra le quote di un bookmaker e l’effettuazione simultanea di più scommesse.
La copertura è invece resa possibile a causa di un cambiamento delle quote nel tempo, spesso a causa di una variazione delle circostanze o delle opinioni di bookmaker e scommettitori.
Dunque, l’hedge betting è una strategia ampia, che non viene usata solo nelle scommesse, quanto anche (e soprattutto!) nella finanza, dove le potenziali perdite di investimento sono mitigate da altre posizioni opposte.
Naturalmente, considerato che le perdite possono essere mitigate, ad essere mitigati saranno anche gli eventuali guadagni, a causa dell’esborso sulle altre parti della copertura.
Facciamo un esempio, e immaginiamo di voler puntare sulla squadra A per la vittoria di una competizione. Nell’Antepost, puntiamo 50 euro su questa formazione, non particolarmente gettonata per la vittoria finale, tanto da essere quotata 40:1.
Se il nostro risultato dovesse essere verificato, otterremo una vincita di 2.000 euro! Se invece il nostro risultato non dovesse verificarsi, andremo incontro a una perdita di 50 euro.
Ora, immaginiamo che questa scommessa, piuttosto azzardata, stia consolidando la propria credibilitĂ nel tempo, tanto che la squadra A ha superato il girone.
A questo punto le nostre opportunitĂ di vittoria aumentano e, anche per questo motivo, abbiamo il timore di andare incontro a una perdita secca.
Decidiamo così di puntare sull’altra potenziale finalista, la squadra B, che è quotata a 16 a 1. Questo significa che, puntando altri 50 euro sulla squadra B, andremo a vincere 800 euro.
In questo caso, ci siamo procurati due risultati utili. Con una scommessa complessiva di 100 euro, in caso di vittoria della squadra A otterremo un guadagno netto di 1.900 euro, mentre in caso di vittoria della squadra B otterremo un guadagno netto di 700 euro. Non ci rimarrebbe che augurarci che non si verifichi un pareggio al 90mo minuto!
Niente ti vieta, ovviamente, di ponderare la puntata in maniera diversa. Se per esempio vuoi incrementare la copertura sulla squadra B, invece che puntare 50 euro su tale formazione potresti puntare 100 euro!
Una particolare strategia di hedging è quella della copertura “live”, ovvero mentre l’evento è in corso. L’opzione è oggi offerta dalla maggior parte dei bookmaker AAMS, permettendoti così di poter effettuare delle coperture dinamiche, man mano che passano i minuti della partita. Fare hedging live nelle scommesse sportive è una pratica buona per chi vuole scommettere al Top però è anche vero che richiede studio e tempismo. Altri strumenti per lo scommettitore li trovi qui.