Le scommesse sono parte della nostra storia fin dai tempi più antichi. Già i greci con le olimpiadi e i romani con le lotte tra gladiatori, avevano sperimentato il brivido delle scommesse, anche strane e particolari.
Da quel tempo ne sono passati di anni, eppure la voglia di scommettere sul giocatore vincente o sul risultato vincente è rimasta viva negli amanti del gioco. Ma cosa guida l’uomo verso la scommessa? Sicuramente la voglia di vincere, dunque l’affermare di avere la capacità di prevedere l’andamento di un evento in maniera veritiera.
Nel corso del tempo le scommesse sono diventate un’attività applicabile su ogni tipologia di evento. Dagli eventi sportivi, come le partite di calcio, basket e pallanuoto fino al vincitore di qualche famoso talent show, il mondo delle scommesse ha preso il sopravvento su ogni tipo di contesto.
A questo punto una domanda potrebbe sorgere spontanea: chi sono gli scommettitori? E, soprattutto, gli scommettitori sono tutti uguali? La risposta, chiaramente, è no.
Ci sono scommettitori professionisti e scommettitori saltuari. Se, da un lato, i primi hanno alle spalle anni e anni di esperienza e vengono guidati nel puntare le scommesse da proprie strategie elaborate nel tempo, i secondi sono tendenzialmente scommettitori inesperti che tentano la fortuna nella speranza che il proprio istinto dia loro la risposta esatta al momento giusto.
Entrambe le tipologie di scommettitori sono, tuttavia, passibili scommettitori in termini di scommesse strane. Entrambi, quindi, potrebbero essere attirati dall’idea di scommettere su qualcosa di assurdo, giusto per il brivido di sperimentare e, chissà, magari guadagnare qualche soldo. Dunque, quali sono le scommesse più strane della storia? Vediamolo insieme!
La prima scommessa più strana della storia risale al diciassettesimo secolo e riguarda John Heidegger. L’uomo, proprietario di un teatro a Londra, divenne famoso perché definito l’uomo più brutto della città.
Tuttavia, quest’affermazione non trovò il consenso di tutti. In particolare, a contestarla, fu il conte di Chesterfield che si mostrò sicuro di poter trovare qualcuno più brutto di Heidegger.
Fu qui che nacque la scommessa: il conte di Chesterfield sarebbe riuscito a trovare qualcuno più brutto di Heidegger? Quest’ultimo, dal canto suo, accettò di buon grado la scommessa ritenendo che ciò non fosse possibile, essendo convinto di detenere il primato in termini di mostruosità.
Ebbene si sbagliava, in quanto Chesterfield, dopo ricerche accurate, trovò una donna appartenente ai bassi fondi di Londra la cui bruttezza era così evidente da rendere il conte sicuro di aver vinto.
Dunque egli organizzò un incontro tra i due, sicuro di aver già vinto. Tuttavia, un colpo di scena venne a rompere il quadretto: Heidegger sfilò il cappello e la parrucca della donna e li poggiò entrambi sulla propria testa, dando luogo ad una scena così mostruosa da far sì che la donna svenisse. Dà lì non vi furono più dubbi: Heidegger aveva vinto la scommessa.
Una delle scommesse più fantasiose della storia risale al ventesimo secolo. Tale scommessa fu indetta da due giovani uomini inglesi che aprirono un bando il cui montepremi finale era di 21.000 sterline.
In cosa consisteva la scommessa? Il montepremi sarebbe andato a chi fosse riuscito a fare il giro del mondo, a piedi, senza mai essere riconosciuto.
L’uomo avrebbe dovuto, inoltre, spingere un passeggino, indossare un elmetto in metallo, vendere delle cartoline di se stesso con indosso un’armatura e, infine, trovare una moglie durante il percorso.
Un uomo di nome Harry Bernsley accettò la sfida, ma non la vinse. Dopo 6 anni trascorsi tra Giappone, America e Turchia, fu costretto a rinunciare a causa della Prima Guerra Mondiale. Nonostante ciò i due uomini decisero di premiare il suo coraggio con un premio di consolazione pari a 4.000 sterline.
Ci troviamo nell’Inghilterra del diciassettesimo secolo. Un macellaio parecchio in carne di nome Mr Bullock sfidò un Lord, famoso in città per la sua forma fisica, ad una corsa.
Chi avesse vinto, si sarebbe aggiudicato una consistente somma di denaro. Lord Barrymore, sicuro di se, accettò la scommessa. Tuttavia il macellaio impose due condizioni: la prima riguardava l’avere un vantaggio di 35 metri e la seconda, invece, il diritto di scegliere lui il percorso della gara.
Barrymore accettò le condizioni. Il macellaio scelse una strada londinese estremamente stretta e, a causa della sua forma fisica ingombrante, Barrymore non riuscì mai a superarlo. Il risultato? Il macellaio vinse portando con sé l’intero bottino.
Il premio per la scommessa più macabra della storia va, sicuramente, ad un uomo di 91 anni di nome Arthur King-Robinson che decise di scommettere sulla propria morte evitando, così, una tassa di successione della sua proprietà.
Qual era il premio? La posta in gioco era rappresentata da 500 sterline su cui l’uomo puntò affermando che sarebbe morto entro quell’anno. In caso di vincita, il premio sarebbe stato equivalente a sei volte la posta in gioco.
Un uomo, famoso allibratore della zona, accettò la scommessa. Purtroppo, o per fortuna, Arthur King – Robinson sopravvisse a quell’anno, evitò la tassa ma ci rimise 500 sterline.